GDF: azienda percepisce contributi Covid per confezionare mascherine, ma torna a produrre abbigliamento

2' di lettura 29/04/2022 - I militari della Compagnia della Guardia di Finanza di San Miniato, nell’ambito dei controlli eseguiti dal Corpo sulla percezione dei contributi erogati in occasione dell’emergenza pandemica, hanno rilevato irregolarità nell’utilizzo di oltre 363.000 euro a Fondo Perduto, finalizzati a favorire la produzione di mascherine chirurgiche, da parte di un’azienda di San Miniato, operante nel settore dell’abbigliamento.

L’incentivo, introdotto con il Decreto “Cura Italia”, era riservato alle imprese che intendessero avviare la riconversione di una unità produttiva per la produzione e la fornitura, allo Stato e al mercato, di dispositivi medici e di protezione individuale, in virtù dell’elevato fabbisogno di questi beni essenziali nell’ambito dell’emergenza sanitaria per il Covid-19.

L’indagine condotta “sul campo” dei finanzieri, attraverso l’analisi di documentazione e sopralluoghi, ha permesso di appurare che la società, dopo aver percepito l’ingente contributo, ha acquistato macchinari idonei per la produzione di mascherine, salvo poi impiegarli dopo pochi mesi per altre produzioni tessili e, in parte, metterli a disposizione di un’altra società di Empoli (FI), riconducibile allo stesso nucleo familiare, che li ha usati sempre per il confezionamento di abbigliamento.

Tale reimpiego è stato oggetto di una discrezionale decisione d’impresa, senza aver preventivamente richiesto ed ottenuto apposita autorizzazione dall’Ente gestore della misura, Invitalia S.p.A. La normativa, infatti, prevedeva il mantenimento della capacità di produzione dei dispositivi di protezione per almeno due anni.

All’esito di questa indagine, riconoscendo l’illiceità della condotta dell’impresa, il Tribunale di Pisa, su richiesta della Procura della Repubblica, ha emesso un’ordinanza di sequestro preventivo, eseguito dai finanzieri della Compagnia di San Miniato, sottoponendo a misura cautelare la somma di 363.743,10 euro, corrispondente all’importo del contributo a fondo perduto ed un ulteriore sequestro sui macchinari oggetto di alienazione.

L’attività di servizio eseguita dalle Fiamme Gialle pisane testimonia l’attenzione e l’impegno incessante del Corpo alla tutela di un utilizzo trasparente ed efficiente dei finanziamenti nazionali, tanto più importante in un contesto emergenziale come quello dell’ultimo biennio.






Questo è un articolo pubblicato il 29-04-2022 alle 11:18 sul giornale del 30 aprile 2022 - 129 letture

In questo articolo si parla di cronaca, arezzo, toscana, articolo, niccolò staccioli

Licenza Creative Commons L'indirizzo breve è https://vivere.me/c4DX





logoEV
qrcode