comunicato stampa
Ddl appalti, Giani e Nardini: "La clausola sociale resti obbligatoria"

Il presidente della Regione Eugenio Giani e l’assessora al lavoro Alessandra Nardini intervengono sul tema del ddl appalti, approvato in Senato e attualmente in discussione alla Camera dei Deputati, rispetto al quale Cgil, Cisl e Uil stanno chiedendo a politica e istituzioni modifiche al disegno di legge.
Giani e Nardini esprimono “pieno appoggio a questa mobilitazione” e chiedono che “a livello nazionale si intervenga perché sia ripristinata l’obbligatorietà della clausola sociale quale fondamentale tutela nei confronti di lavoratrici e lavoratori che operano in appalti ad alta intensità di manodopera, con orari e quindi stipendi certamente non elevati, in servizi essenziali come ospedali, strutture socio-sanitarie, scuole, uffici pubblici”.
“Riteniamo sia necessario migliorare un disegno di legge – proseguono - il cui testo, va detto, contiene anche elementi avanzati, quali il rispetto del Ccnl sottoscritto dalle organizzazioni sindacali e datoriali comparativamente più rappresentative, l'applicazione delle stesse tutele economiche e normative per lavoratrici e lavoratori in subappalto, l'esclusione dei costi della manodopera e della sicurezza dai ribassi di gara, ma che rischia di far perdere una tutela essenziale a lavoratrici e lavoratori provati dalla crisi dovuta alla pandemia”.
“Dobbiamo far sì – concludono Giani e Nardini - che ogni cambio di appalto non diventi una crisi aziendale su cui intervenire a posteriori, con la minaccia di perdere di posti di lavoro e reddito per le lavoratrici e lavoratori occupati negli appalti di servizi rivolti a tutta la collettività e la conseguente dispersione di preziose professionalità”.
La clausola sociale è un istituto finalizzato a salvaguardare livelli occupazionali e condizioni di lavoro riconosciuti dalle imprese aggiudicatrici a lavoratrici e lavoratori nel caso di aggiudicazione ad altra impresa da parte della stazione appaltante.

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